Il Regolamento (UE) 2024/1689, noto anche come AI Act, stabilisce regole armonizzate per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’Unione Europea, individuando tra i soggetti destinatari i fornitori e gli utilizzatori (c.d. “deployer”) di sistemi di intelligenza artificiale.
Dopo l’introduzione, a inizio anno, dell’obbligo di alfabetizzazione, Il 2 agosto 2025 entreranno in vigore nuovi obblighi previsti dall’AI Act, tra cui:
- obbligo per i fornitori di sistemi di IA per finalità generali:
a) di predisporre documentazione tecnica dettagliata avente ad oggetto, a titolo semplificativo e non esaustivo:
- descrizione dei sistemi di IA;
- architettura del sistema;
- licenza;
- informazioni sui dati utilizzati per l’addestramento;
- consumo energetico noto o stimato del modello;
- misure adottate per effettuare il test contraddittorio;
- descrizione delle strategie di valutazione, ivi compresi i risultati della valutazione;
- informativa sulle condizioni di utilizzo dei sistemi IA;
b) di mettere a disposizione informazioni e documentazione per i fornitori di sistemi di IA che intendono integrare il modello di IA per finalità generali nei loro sistemi di IA;
c) di mettere a disposizione del pubblico una sintesi sufficientemente dettagliata dei contenuti utilizzati per l’addestramento del modello di IA per finalità generali, secondo un modello. c.d. template, fornito dall’ufficio per l’IA;
d) di predisporre politiche interne per garantire il rispetto del diritto d’autore.
- obbligo per i fornitori che operano fuori dall’UE, di nominare, prima di immettere sul mercato dell’Unione un modello di IA per finalità generali, mediante mandato scritto, un rappresentante autorizzato stabilito nell’Unione.
Nel 2026 proseguirà l’attuazione dell’AI Act, con:
- obbligo di registrazione per i fornitori di sistemi di IA ad alto rischio nella banca dati pubblica dell’UE, gestita dalla Commissione e contestuale predisposizione della documentazione prevista dal Regolamento (es. certificazione di conformità);
- obbligo per i fornitori di aggiornare i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio già in uso, per renderli pienamente conformi ai requisiti previsti dal Regolamento;
- obbligo di informare chiaramente gli utenti quando stanno interagendo con un sistema di intelligenza artificiale, laddove non chiaramente riconoscibile (ad es. chatbot, avatar sintetici, deepfake), per cui tutti coloro che forniscono e/o utilizzano sistemi di IA – ad esempio tramite chatbot nei siti e-commerce, nei servizi di customer care o in app interattive – dovranno inserire una comunicazione semplice, ben visibile e comprensibile che informi l’utente che sta interagendo con un sistema di intelligenza artificiale.
Come prepararsi agli obblighi dell’AI Act
Le organizzazioni devono:
- formare il personale e i collaboratori;
- adottare policy interne sull’uso sicuro e conforme dell’IA;
- monitorare i sistemi e garantire la comprensione degli output generati dai modelli.
Il Regolamento promuove anche l’adesione al codice di buone pratiche, utile soprattutto per i sistemi non ad alto rischio.
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