Decreto correttivo e integrativo per l’attuazione della Direttiva PIF

In data 4 ottobre 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo correttivo e integrativo del decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75 di attuazione della Direttiva Europea 2017/1371, recante norme per “la lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale” (d’ora in poi, “Direttiva PIF”).

Il d.lgs. 4 ottobre 2022, n. 156 (d’ora in poi, “Decreto correttivo e integrativo”) – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 ottobre scorso – entrerà definitivamente in vigore il prossimo 6 novembre.

Tale ultimo intervento interessa diverse fonti normative già all’epoca toccate dal d.lgs. 14 luglio 2020, n. 75 ed in particolare: il codice penale, il testo unico doganale, la normativa dedicata alle frodi in agricoltura, i reati tributari e le previsioni del D.Lgs. 231/2001.

Nello specifico, tramite l’intervento del Decreto correttivo e integrativo:

  1. è stato ampliato l’ambito dell’art. 322- bis c.p. tramite l’inclusione dell’abuso d’ufficio ex art. 323 c.p. tra le fattispecie che possono trovare applicazione anche nei confronti di membri delle corti internazionali o degli organi delle comunità europee o di assemblee parlamentari internazionali o di organizzazioni internazionali e di funzionari delle comunità europee e di stati esteri;
  2. è stato esteso l’istituto della confisca per equivalente sia per i reati di contrabbando (art. 301 DPR n. 43/1973) sia per il reato di frode ai danni del fondo europeo agricolo di garanzia e del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (art. 2 L. 898/1986);
  • per una maggiore chiarezza del testo normativo è stato specificato che, in tema di responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/2001, l’ambito applicativo dei reati tributari di dichiarazione infedele, omessa dichiarazione e di indebita compensazione (artt. 4, 5 e 8 D.lgs. 74/2000) è quello di “sistemi fraudolenti transfrontalieri connessi al territorio di almeno un altro Stato membro dell’Unione Europea”.

Il presente intervento normativo comporta la necessità di un aggiornamento del Catalogo de Reati 231 contenuto nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001.

 A cura di:

Avv. Caterina Vecchio

Avv. Davide Brambilla

Dott.ssa Serena Selva

 

Il presente documento ha lo scopo di fornire una prima informativa generale sulle novità normative e, pertanto, non potrà essere utilizzato o interpretato quale parere legale. Un’analisi precisa delle ricadute della normativa rispetto alla singola società potrà essere effettuata solamente su specifico incarico.