Videosorveglianza: le FAQ del Garante privacy

Videosorveglianza: le FAQ del Garante privacy. Le regole per installare telecamere.

 

Il 5 dicembre 2020 il Garante Privacy ha pubblicato le FAQ sulle questioni concernenti il trattamento dei dati personali nell’ambito dell’installazione degli impianti di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici e privati.

I chiarimenti tengono conto delle nuove previsioni introdotte dal Regolamento UE n. 679 del 2016, alla luce delle quali devono essere analizzate le disposizioni del provvedimento del Garante in materia del 2010 che contiene prescrizioni in parte superate.

Le FAQ tengono conto anche delle Linee guida adottate sul tema della videosorveglianza dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e contengono un modello di informativa semplificata redatto sulla base dell’esempio proposto dall’EDPB.

Tale informativa deve essere collocata prima di entrare nell’area sorvegliata in modo che gli interessati possano capire quale zona sia coperta da una telecamera e deve rinviare a un testo completo contenente tutti gli elementi di cui all´art. 13 del Regolamento, indicando come e dove trovarlo (ad es. sul sito Internet del titolare del trattamento o affisso in bacheche o locali dello stesso).

Le FAQ, oltre a ribadire i principi di minimizzazione, pertinenza e non eccedenza dei dati raccolti, approfondiscono il tema dei tempi di eventuale conservazione delle immagini registrate.

I dati, salvo specifiche norme di legge che prevedano durate determinate, dovrebbero essere – nella maggior parte dei casi (ad esempio se la videosorveglianza serve a rilevare atti vandalici) – cancellati dopo pochi giorni preferibilmente tramite meccanismi automatici.

Il Garante Privacy sul punto precisa che, quanto più prolungato è il periodo di conservazione previsto (soprattutto se superiore a 72 ore), tanto più argomentata deve essere l’analisi riferita alla legittimità dello scopo e alla necessità della conservazione.

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A cura di:

Avv. Giacomo Cardani

Avv. Talisia Cigaina

Il presente documento ha lo scopo di fornire una prima informativa generale sulle novità normative e, pertanto, non potrà essere utilizzato o interpretato quale parere legale. Un’analisi precisa delle ricadute della normativa rispetto alla singola società potrà essere effettuata solamente su specifico incarico.