Le modifiche apportate ai reati presupposto della responsabilità degli enti ad opera del c.d. Decreto Frodi

Il 26 febbraio 2022 è entrato in vigore il Decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 13 (c.d. “Decreto Frodi”) recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonchè sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili”.

Con tale intervento il legislatore è intervenuto nuovamente – seppur indirettamente – sul Catalogo dei Reati 231. Di seguito si riportano le principali novità che richiederanno agli enti che si siano dotati di un Modello Organizzativo di aggiornare la documentazione esistente.

In particolare, l’art. 2 del Decreto-legge in esame, rubricato “Misure  sanzionatorie  contro  le  frodi  in  materia  di  erogazioni pubbliche”, ha apportato alcune modifiche al codice penale e – per quanto di nostro interesse – si segnala che ha comportato la modifica dei seguenti reati richiamati dall’art. 24 del D. Lgs. 231/2001:

  • viene estesa la descrizione della condotta che integra gli estremi del reato di malversazione di cui all’art. 316 bis c.p., ora rubricato “malversazione di erogazioni pubbliche”, e del reato di cui all’art. 316-ter c.p., ora rubricato “indebita percezione di erogazioni pubbliche”;
  • viene ampliato l’oggetto del reato di Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) mediante inserimento delle sovvenzioni oltre ai contributi, finanziamenti, mutui agevolati ed altre erogazioni; per tale reato è altresì prevista la confisca del denaro, dei beni e delle altre utilità ai sensi dell’art. 240 bis c.p.

Per completezza si precisa che il Decreto in esame, entrato in vigore il 26 febbraio 2022, sarà oggetto di presentazione alle Camere per la conversione in legge.

A cura di:

Avv. Caterina Vecchio

Dott.ssa Serena Selva

Avv. Davide Brambilla

Il presente documento ha lo scopo di fornire una prima informativa generale sulle novità normative e, pertanto, non potrà essere utilizzato o interpretato quale parere legale. Un’analisi precisa delle ricadute della normativa rispetto alla singola società potrà essere effettuata solamente su specifico incarico.