Le modifiche apportate ai reati presupposto della responsabilità degli enti ad opera della Legge 25/2022

Facciamo seguito alla precedente newsletter pubblicata il 2 marzo u.s. (“Le modifiche apportate ai reati presupposto della responsabilità degli enti ad opera del c.d. Decreto Frodi”) per segnalare che il 29 marzo 2022 è entrata in vigore la Legge 28 marzo 2022, n. 25 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.

Con tale intervento il legislatore, tra le altre, ha abrogato il Decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 13 (c.d. “Decreto Frodi”) il quale modificava il Catalogo dei Reati 231.

Tramite il Decreto Frodi, il legislatore era intervenuto – seppur indirettamente – sul Catalogo dei Reati 231 andando a modificare il codice penale ed in particolare alcuni reati richiamati dall’art. 24 del D. Lgs. 231/2001.

La Legge 25/2022 ha convertito il Decreto-legge 4/2022 “con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge”. In particolare, il citato allegato sancisce le medesime modifiche già previste dall’abrogato Decreto Frodi al codice penale e – per quanto di nostro interesse – la modifica dei seguenti reati richiamati dall’art. 24 del D. Lgs. 231/2001:

  • viene estesa la descrizione della condotta che integra gli estremi del reato di malversazione di cui all’art. 316 bis c.p., ora rubricato “malversazione di erogazioni pubbliche”, e del reato di cui all’art. 316-ter c.p., ora rubricato “indebita percezione di erogazioni pubbliche”;
  • viene ampliato l’oggetto del reato di Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) mediante inserimento delle sovvenzioni oltre ai contributi, finanziamenti, mutui agevolati ed altre erogazioni; per tale reato è altresì prevista la confisca del denaro, dei beni e delle altre utilità ai sensi dell’art. 240 bis c.p.

Le modifiche apportate richiedono una attività di analisi al fine di verificare la necessità di procedere all’aggiornamento del documento di analisi dei rischi (risk assessment) e, eventualmente, del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001

A cura di:

Avv. Caterina Vecchio

Dott.ssa Serena Selva

Il presente documento ha lo scopo di fornire una prima informativa generale sulle novità normative e, pertanto, non potrà essere utilizzato o interpretato quale parere legale. Un’analisi precisa delle ricadute della normativa rispetto alla singola società potrà essere effettuata solamente su specifico incarico.